mercoledì 8 dicembre 2010

                         Sursinghar
Il Sursinghar è un'evoluzione del Seniya Rabab il quale, avendo corde e tavola di risonanza in pelle, rendeva quasi impossibili i passaggi lenti come l'Alap (una delle parti più importanti nella recitazione di un raga) a causa della sensibilità di tali materiali all'umidità ed ai cambiamenti atmosferici. Fu inventato all'inizio del 19° secolo da un discendente di Tansen; Jaffar Khan.
La storia racconta che durante un'audizione per diventare musicista alla corte del Raja Udit Narayan Singh di Benares si rese conto delle limitazioni del Rabab.
Essendo la stagione dei monsoni, e dovendo recitare il Raga Mian Ki Malhar, non riusci ad esprimersi al meglio e fu cosi scelto il suo contendente Nirmal Shah.
Decise cosi di migliorare il suo strumento ritirandosi per mesi presso un liutaio e sostituendo la copertura della cassa di risonanza in pelle con una in legno risolse i problemi dovuti all'eccessiva sensibilità all'umidità e ai cambi di stagione del suo strumento.
Rivestì inoltre alla tastiera in legno con una piastra in acciaio e sostituì alle corde in pelle quelle in acciaio e bronzo ottenendo così un suono molto più dolce di quello del Rabab e più potente di quello della Veena. Tornato alla corte di Benares si riesibì per il Maharaja il quale, questa volta lo preferì al suo vecchio contendente. Uno dei più illustri musicisti di Sursinghar fu il noto Allauddin Khan. Il Sursinghar ebbe cosi un notevole successo ed impiego ma, con l'evoluzione del Sarod (analogamente a quanto accadde al Surbahar con l'evoluzione del Sitar), divenne sempre più raro.

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